Un anno di attività, al Museo delle Genti D’Abruzzo le opere, le semplificazioni e i progetti di sviluppo della ZES Abruzzo

Pescara 12 luglio 2023. Un anno di attività: tutte le opere pubbliche PNRR, (50 milioni  di investimento su porti, interporti, binari e collegamenti ultimo miglio) sono in gara; le aziende che hanno già investito (sono 38 che sviluppano 130 milioni su tre annualità dal 2022 con una ricaduta occupazionale potenziale di circa 400 unità), l’avvio delle procedure per costituire delle zone doganali franche; il piano per l’attrattività d’impresa in Italia e all’estero in collaborazione con le Camere di Commercio, Ice e il Comitato interministeriale costituito dal Ministero Imprese e Made in Italy e il debutto del Sistema Informativo Territoriale.

“Direi che l’ottimo bilancio delle attività, in appena un anno, della Zes Abruzzo, testimoni che è tornata l’Italia del fare  – ha dichiarato il ministro  Imprese e del Made in Italy,Adolfo Urso questa mattina intervenendo a Pescara – L’Abruzzo è certamente un modello a livello nazionale ed europeo”. Il ministro si è anche soffermato sull’attività dello Sportello Unico d’Impresa: “Uno dei primi provvedimenti che abbiamo voluto mettere in campo, una volta che si è insediato questo Governo.

Ai risultati elencati dal Commissario Mauro Miccio si aggiunge la buona notizia che arriva dalla Regione Abruzzo che ha pubblicato i primi bandi per i finanziamenti: la premialità a chi investe in area ZES prevista nella misura 1.3.1 dei Fondi Fesr che ha una prima dote di 40 milioni.

L’Abruzzo è una regione in transizione quindi con minori benefici fiscali per le aziende che investono,  deve costruire un proprio “percorso” per convincere le imprese a investire – sottolinea il commissario Mauro Miccio nella sua relazione – in questo anno di lavoro, dialogando quotidianamente con decine di imprenditori, manager pubblici e privati, ne abbiamo individuati alcuni molto importanti e su quelli, in collaborazione con le istituzioni locali, abbiamo costruito una strategia che ci ha portato a valorizzare l’Abruzzo nella sua interezza, una opportunità per chi deve avviare nuova impresa”.

La Zes in questo anno ha incontrato 300 imprese e partecipato a 35 incontri istituzionali. I piani delle aziende incontrate sviluppano un range potenziale di investimento fra i 440 e 450 milioni con una ricaduta occupazionale su tre annualità fra le 1330 e 1400 unità. Il conteggio è stato effettuato tenuto conto non solo delle comunicazioni preventive pervenute e delle Autorizzazioni Uniche, ma anche delle informazioni rilasciate dai rappresentanti delle imprese durante gli incontri. I crediti fiscali in area ZES (e questa è una criticità) non sono resi disponibili dall’Agenzia delle Entrate e la ZES ne viene a conoscenza quando e se le aziende ce lo comunicano.

Sono 38 le imprese che hanno già avviato un investimento fra il 2022 e questi primi sei mesi del 2023 (sia con richieste autorizzative che solo con benefici fiscali, l’autorizzazione unica infatti viene attivata solo quando l’azienda ha bisogno di autorizzazioni ambientali o urbanistiche ndr): in questo caso gli investimenti, spalmati su tre annualità, ammontano a circa 130 milioni di euro con un potenziale di ricaduta occupazionale di 405 unità. Quattro le “Autorizzazioni uniche” rilasciate, in questo momento abbiamo 13 comunicazioni preventive sullo sportello ZES (se andassero in porto quantificherebbero altri 78 mln di investimento con un potenziale occupazionale di 133 unità).

Zona franca doganale. La ZES ha iniziato il percorso per istituire le zone franche doganali (altra esigenza molto sentita dalle aziende che potranno stoccare le merci senza il costo della dogana). C’è un confronto con la Regione, l’Agenzia regionale delle aree produttive e l’Autorità Portuale per l’individuazione e la gestione delle aree pubbliche ma intanto la ZES sta preparando il bando per le aree private rivolto agli imprenditori che intendano presentare istanze e manifestazioni di interesse finalizzate alla perimetrazione di Zone Franche Doganali intercluse all’interno delle aree ZES.

Presentato anche il SIT, la piattaforma digitale per la rilevazione in tempo reale e in remoto delle particelle ZES, realizzata in collaborazione con l’Agenzia regionale delle aree produttive. Uno strumento indispensabile all’attività della Zes e questo passaggio è stato molto utile anche per avere una visione complessiva del Piano particellare delle aree dalla quale si rende evidente che bisogna aprire un confronto (con i Comuni che le hanno individuate e la Regione che lo approva) per una sua revisione. Il Piano infatti (disponibile da giugno 2022) in alcuni casi presenta aree zone assolutamente non appetibili per le aziende in altre si tratta di aree residuali: molte particelle zes hanno le dimensioni di un giardino e quindi inutili per una azienda.

Su tre elementi la ZES ha caratterizzato la promozione delle aree: I Cluster, la regione ha delle filiere produttive molto ben identificate anche per aree territoriali: quindi automotive, life care e farmaceutico, agroalimentare, polo del carbonio, ITC. Una tradizione manifatturiera altamente qualificata. Le Competenze, l’Abruzzo ha un sistema di formazione diffusa e un numero di diplomati, specializzati e di laureati superiore alla media italiana. Prova ne sono gli ITS, il corso di Laurea su Energia e Ambiente appena varato a Lanciano a cura dell’Università di Teramo in collaborazione con enti e imprese; il master sull’economia del Mare ospitato dalla CCIA e anche questo ad opera di Unite. Le risorse I fondi pubblici assegnati all’Abruzzo, in rapporto alla popolazione, sono superiori – e di tanto – alla media nazionale: 2.776 euro pro capite contro 1.911 (fonte Bankitalia rapporto 2023)

Un capitolo a parte meritano le opere  PNRR di cui la ZES è soggetto attuatore: tutte in gara.  Porti, interporti, collegamenti stradali e ferroviari.  Tutte opere che contribuiscono a realizzare il passaggio verso una reale intermodalità, un sistema che privilegia la rotaia per il trasporto merci e che guarda al mare per coprire le rotte medie sul mediterraneo, sul tirreno e verso il baltico, e che sostanzia in maniera qualitativa l’offerta logistica dell’Abruzzo, qualificando la sua presenza nella rete TNT europea.

Le opere

Completamento e potenziamento dell’infrastruttura ferroviaria FOSSACESIA-SALETTI-PAGLIETA e della piastra logistica di Saletti

Finanziamento: € 24.5000,00**

Data inizio cantiere: 01.12.2023

PORTO DI ORTONA – collegamento ultimo miglio ferroviario. 

Finanziamento: 4.800.000 € 

Data inizio cantiere: 01.10.2023

PORTO DI ORTONA – collegamento ultimo miglio stradale

Finanziamento: € 2.000.000,00*

Data inizio cantiere: 27.07.2023 

PORTO DI VASTO – Interventi di potenziamento e ampliamento 

Finanziamento: € 7.650.000,00

Data inizio cantiere: 09.10.2023

PORTO DI VASTO – Miglioramento dell’accessiblità stradale 

Finanziamento: € 1.000.000,00 *

Cantiere già avviato: 23.02.2023 

INDUSTRIALE DI MANOPPELLO/INTERPORTO D’ABRUZZO

Finanziamento: € 10.000.000,00

Data inizio cantiere: 

23.10.2023

Interporto Manoppello  potenziamento di una infrastruttura esistente, oggi in piena operatività con l’arrivo / partenza di circa 1.500 treni / anno su percorsi nazionali ed europei. L’intervento proposto si pone l’obiettivo di adeguare l’accessibilità ferroviaria al modulo europeo di lunghezza treno di m. 750 e di migliorare l’accessibilità dei mezzi stradali destinando loro un maggiore spazio di sosta per un accesso più ordinato alle piattaforme logistiche in previsione dei maggiori traffici futuri.

Fossacesia-Saletti implementazione ferroviaria e di piazzale del terminale intermodale di Saletti finalizzati all’incremento del fascio di binari esistenti per due nuove aste in ampliamento, potenziamento del terminale intermodale di Fossacesia  con due ulteriori binari di 750 m (modulo Europeo) con un piazzale per la movimentazione di carico e scarico dei container. Aumento dell’area di stoccaggio e del parcheggio esterno con la previsione di un’area dove realizzare un edificio per i servizi di logistica.

nella foto il Commissario Mauro Miccio con il Ministro dell’impresa e del Made in Italy, Mauro Miccio

“Con l’istituzione della ZES il legislatore ha introdotto un principio assolutamente innovativo ritenendo di interesse pubblico, urgente e indifferibile (articolo 5 bis del decreto legge 91 del 2017 ndr) anche l’investimento del privato quindi dell’impresa – sottolinea il commissario Mauro Miccio – il nostro compito, come struttura di Governo è quello di agevolare, semplificando, gli investimenti privati come quelli pubblici che si realizzano all’interno delle aree individuate. A distanza di un anno dalla piena operatività della struttura, possiamo certamente affermare che la ZES ha avuto anche un ruolo di motivatore: comunicando e dialogando continuamente con il territorio e le imprese con un modello organizzativo che è semplice, presente e raggiungibile abbiamo valorizzato le opportunità presenti in tutto l’Abruzzo”.

Prospettiva: la ZES blu, la ZES Verde 

–        ZES BLU Quindi economia del mare, le opere che si realizzano sui porti e interporti rappresentano un booster dello sviluppo: porti, interporti, ferrovia e intermodalità. L’economia del mare rappresenta una volta e mezza il pil dell’agricoltura e quasi l’80% dell’edilizia: oltre il 40% del commercio mondiale marittimo passa attraverso aree ZES. L’Abruzzo è un gateway azzurro soprattutto considerando la nostra propensione all’export e la collocazione sulle direttrici est-ovest con la proiezione verso i Balcani.

–        ZES VERDE la transizione ecologica interessa da vicino la Zes sia per la diretta influenza sul settore strategico dell’ automotive, sia per la possibilità che hanno le imprese di usufruire dell’Autorizzazione Unica del Commissario quindi con procedure semplificate per realizzare nuovi impianti di energie rinnovabili per autoproduzione (utilizzando ritiro dedicato/scambio sul posto);

Il Piano di attrazione per investimenti rivolto ad aziende fuori regione e oltre confini nazionali.

La collaborazione con ICE, Camere di Commercio e il Comitato Interministeriale per gli investimenti all’estero creato all’interno del Dipartimento del MIMIT, il ruolo degli Istituti di Credito, Invest in Italy (Unicredit e Banca Intesa con i quali abbiamo firmato una convenzione)

“I pilastri del piano industriale del Polo logistica del Gruppo FS Italiane – ha dichiarato l’AD di Mercitalia Logistcs, Sabrina De Filippis – sono perfettamente compliance ai progetti infrastrutturali previsti per l’Abruzzo ed agli obiettivi UE al 2030 e al 2050. Andremo verso una specializzazione dei terminal, hub intermodali collegati con i porti di Vasto e Ortona che saranno raccordati alla rete ferroviaria grazie agli investimenti del Pnrr” ha detto Sabrina De Filippis, AD di Mercitalia Logistics, società capofila del Polo Logistica del Gruppo FS Italiane.
“Il tutto finalizzato ad arricchire la catena del valore del trasporto end to end delle merci da e per l’Abruzzo con il potenziamento della linea adriatica, creando valore per i territori e le comunità abruzzesi”.