“Mantenere il forte legame fra le ZES e gli investimenti infrastrutturali in logistica, soprattutto in Abruzzo”

Questo il messaggio del commissario Mauro Miccio, intervenuto oggi a Bari al convegno organizzato da Mercitalia in collaborazione con Uniontrasporti: “La logistica al servizio delle imprese e del Paese”.

Il commissario ZES Abruzzo, Mauro Miccio, che ha partecipato alla tavola rotonda sul “sistema logistico dell’area Adriatico/Ionica” ha dichiarato che questo nesso funzionale – in Italia sancito anche dalla legge che con il DM 492/2021 ha assegnato alle ZES fondi PNRR per la realizzazione delle opere cosiddette “ultimo miglio” – è tanto più indispensabile in Abruzzo per la particolare condizione che la distingue dalle sorelle del Sud, quella cioè di essere una regione in transizione: “con differenze significative in termini di PIL , reddito pro capite e di livello di industrializzazione. Per questo  il Trattato Fondativo dell’Unione Europea e il Regolamento europeo sugli Aiuti  di Stato limita significativamente i vantaggi fiscali a favore delle imprese, escludendoli espressamente per le grandi già insediate nelle aree ZES.   Anche rispetto al bacino di prossimità cui la regione fa riferimento da secoli con i suoi collegamenti logistici, economici, culturali e sociali marca una diversità; con un bacino che ricomprende il Lazio e le Marche, in prima battuta,  ma anche l’Umbria. L’Abruzzo, quindi, è una regione bifronte che da una parte lega con il Sud e con l’altra si salda al centro ma con una criticità che sta cercando di  sanare : quella sui collegamenti infrastrutturali che, proprio per il suo alto tasso di industrializzazione, è diventata una assoluta priorità, di cui lo stesso Parlamento Europeo si è reso conto. Se in questi mesi non si faranno le scelte giuste l’Abruzzo e tutta l’Italia centrale perderanno un’occasione storica di sviluppo aumentando i rischi di marginalizzazione”. (nella foto sopra Luciana Ferrone, consigliera CCIA Chieti Pescara e Presidente Cna Fita Abruzzo e il Commissario Mauro Miccio)

L’Italia centrale, infatti, affaccia sul Mediterraneo e, quindi, sostiene il Commissario, deve diventare  l’incrocio privilegiato tra ovest verso est. Dalla Spagna , porto di Barcellona arriverà fino a Kiev  ( oggi purtroppo simbolo della più  grande crisi economico sociale europea  post bellica , derivante dalla terribile  guerra in corso in Ucraina), passando per Civitavecchia , Ortona , Ploce porto croato.  

Il Corridoio Tirreno-Adriatico  (rete TEN_T) che punta nell’ investimento ferroviario della Roma Pescara , può già contare su un’autostrada che collega la  Capitale in meno di due ore con la Regione Abruzzo e aggancia  le reti CORE; il network dell’Europa centrale che collega i maggiori centri urbani che dalla Scandinavia attraversano Germania e Italia verso il Mediterraneo.

Anche per questo – ha ribadito il Commissario –  la nuova ferrovia Pescara-Roma – primo finanziamento 600 milioni di euro  è un obiettivo fondamentale per l’Abruzzo: non si tratta di solo di accorciare le distanze ma di creare un nuovo snodo logistico e di trasporto verso  Civitavecchia

Non è un caso che oltre il 50% dei fondi PNRR è destinato alle infrastrutture , per logistica e mobilità una partita che si gioca anche in Abruzzo e che vede la ZES protagonista con 60 milioni di opere: tutte infrastrutture destinate a adeguare e migliorare le aree portuali e interportuali e i loro collegamenti con le ferrovie.