L’accessibilità, in informatica, è la capacità di un dispositivo, di un servizio o di una risorsa d’essere fruibile con facilità da una qualsiasi tipologia d’utente. Il termine è comunemente associato alla possibilità anche per persone con ridotta o impedita capacità sensoriale, motoria o psichica (ovvero affette da disabilità sia temporanea, sia stabile), di fruire dei sistemi informatici e delle risorse software a disposizione. Se per i privati l’accessibilità di un sito web è una problematica che viene affrontata o meno a discrezione dei webmaster, per quanto riguarda i siti delle pubbliche amministrazioni è stata approvata la legge n°4 del 9 Gennaio 2004 “Disposizioni per favorire l’accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici” e successive modifiche e integrazioni. La Legge, meglio nota come “Legge Stanca” rende obbligatoria l’osservanza da parte di questi ultimi agli standard dell’accessibilità.
Usabilità
L’usabilità è un concetto definito dalla norma 9241 ‘Ergonomic requirements for office work with visual display terminals (VDTs)’ dell’ ISO (International Organization for Standardization), come “il grado con cui un prodotto può essere usato da specifici utenti per eseguire specifici compiti con efficacia, efficienza e soddisfazione in uno specifico contesto d’uso”. In pratica definisce il grado di facilità e soddisfazione con cui avviene un’interazione uomo-artefatto.
Open Data
La diffusione di informazioni utilizzando formati aperti (open data) è in grado di aprire nuovi scenari e nuove opportunità in termini di:
- maggiore trasparenza della pubblica amministrazione;
- migliore accesso alle informazioni da parte dei cittadini;
- realizzazione di nuovi prodotti e nuovi servizi da parte delle imprese.
Gli open data consentono infatti la rielaborazione delle informazioni e il loro utilizzo per creare servizi innovativi: singoli cittadini e imprese possono quindi, ad esempio, trasformare le banche dati della pubblica amministrazione in app per dispositivi mobili, immediate e facili da usare, come già avviene in numerosi casi sia all’estero che in Italia.
L’idea di base, recepita nel nostro Paese dal Codice dell’Amministrazione Digitale, è valorizzare i dati pubblici raccolti ed elaborati dalle pubbliche amministrazioni consentendone esplicitamente il riutilizzo.
L’insieme degli open data diffusi dalle pubbliche amministrazioni italiane vengono raccolte nel portale www.dati.gov.it. Vai al portale OpenCoesione